Lesbiche.
Dialetto: Milano
Dal Milanese "cosa c'è?" ("'se" è la contrazione di "cussè", cioè "cosa?"). Una delle poche espressioni dialettali milanesi rimaste abbastanza correnti nell'Italiano di Milano.
Storpiatura di "ragazzi" (quindi non di origine dialettale), usato al vocativo. Un tempo era usato anche "raga", da cui l'espressione "raga, tutto rego?" (ragazzi, tutto regolare?).
Calco linguistico del Milanese "prestinee" (cioè panettiere). Usato nelle famiglie di origine milanese, e a rischio di estinzione nelle generazioni più giovani.
Letteralmente: vai a dare via le chiappe (cioè "vaffanculo, fottiti"); è usato però in modo non troppo aggressivo. Essa è una delle poche espressioni dialettali milanesi rimaste nell'Italiano di Milano con un certo successo.
Termine usato sempre al vocativo (a volte anche al femminile) che sta a significare fondamentalmente "amico". Usato originariamente in ambito "zarro", oramai è diffuso in tutti gli ambiti giovanili.
Derivato da "stai sciallo", cioè "tranquillizzati, goditi la vita".
1. Trombare (dal milanese "ciulà", con lo stesso significato).
2. Rubare (analogamente a "fottere", che ha gli stessi significati).
Stupido, idiota (dal milanese "ciula", con lo stesso significato).
Termine di chiarissima origine meridionale (calabrese), può servire sia per esprimere stupore che per affermare che una certa cosa fa così schifo che non se la filerebbero nemmeno i cani. Spesso viene pronunciato alla calabrese, tipo "mangu li cani".
Personalmente ho sentito anche le... Leggi Tutto
Moltissimo (avverbio). Presente anche in Lombardo ("de brüt", con lo stesso significato), spesso viene accentuato con una pronuncia più meridionalizzante, cioè "di bbrutto". Recentemente si è diffusa anche la moda di invertire le sillabe, cioè "di ttobru".
Cosa o azione da zarro. A seconda dei casi e dalle persone da cui viene usata, questa parola può avere un significato negativo (una cosa/azione da rozzi) o positiva (una cosa/azione da fighi, seppure un po' gradassi).
Tamarro; termine di probabile origine meridionale, derivato forse da una pronuncia alternativa di "tarro" (molto Anni Novanta), che è una contrazione di "tamarro". Spesso, per accentuare il concetto, si pronuncia la parola "alla meridionale", cioè "tzarro", con la Z dura.
Rincoglionito (dal milanese "ciula", cioè "stupido"). Usato soprattutto in famiglie di origine milanese.
Svampito (dalla stessa radice di "imbambolato, rimbambito"); usato soprattutto in ambito dialettale.
Dicesi bonariamente di persona (sia uomo che donna) un po' sciocca e sempliciotta, che per esempio si fa sfuggire involontariamente dei segreti importanti, o che si dimentica qualcosa di fondamentale.
1. Coinvolgere una persona in uno scherzo a sua insaputa.
2. Coinvolgere e predisporre al buonumore qualcuno.
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